In un epoca in cui concetti quali produttività ed efficienza sono diventati così invasivi delle nostre vite quotidiane, in cui non esiste quasi più nulla di fatto completamente a mano, esistono ancora persone che dedicano la loro esistenza alla costruzione di strumenti musicali unici ed irripetibili, con l’unico scopo di raggiungere la più alta qualità possibile a livello di suono e di bellezza estetica per permettere a dei musicisti di allietare le orecchie e l’animo degli ascoltatori.
Queste opere di liuteria senza compromessi oltrepassano i limiti dell’artigianato e, ai livelli più alti, diventano puri oggetti d’arte con un valore intrinseco che non può essere valutato solo in termini di quotazioni di mercato.
C’è così tanta qualità umana aggiunta in un opera di grande liuteria che la personalità e la vita stessa del liutaio emanano e si esprimono attraverso di essa.
Così come l’artista, il liutaio non ripete mai intenzionalmente lo stesso strumento; in realtà produce sempre oggetti unici suscettibili di continui miglioramenti e modifiche, costruiti spesso con una idea progettuale finalizzata a soddisfare l’esigenze del singolo musicista.
La produzione di un modello con caratteristiche rigidamente predefinite (indispensabile per l’efficienza produttiva dell’industria), non è compatibile con la migliore liuteria; può essere tutt’al più buon artigianato, ma mai arte, mai capolavoro. Manca quel coinvolgimento, quel fascino, quel valore aggiunto, quella cura del particolare che è marchio inconfondibile della grande liuteria.
In ogni epoca storica la vera arte ha avuto un difficoltoso rapporto di coesistenza col fattore economico poiché non è mossa dalla ricerca dell’utile.
Spesso i grandi artisti hanno potuto esprimere la propria arte senza compromessi solo grazie a ricchi mecenati che ne commissionavano le opere traendone prestigio personale.
Nel nostro tempo l’artista deve promuovere se stesso e saper vendere il proprio prodotto, entrando così in un campo che esula dall’arte ed ha meccanismi e regole spesso indipendenti dalla qualità del prodotto stesso.
Purtroppo la necessità di doversi promuovere, di tener conto dei prezzi di mercato, delle mode del momento, dei tempi di produzione va contro lo sviluppo del gusto personale e contro la libera espressione dell’individuo e raramente permette la nascita di liutai di spiccata personalità artistica.
La nostra arte rimane di nicchia, apprezzata da un esiguo numero di persone, ma in fondo a ben pensarci, il costo di uno strumento di liuteria, che come pochissimi altri oggetti d’uso spesso dura più dell’intera vita di una persona, è sicuramente affrontabile per qualunque musicista che sia in grado di comprenderne l’importanza.
Questi oggetti unici spesso ci sopravvivono, mantengono e a volte accrescono il loro valore nel tempo.
Voghera, marzo 2013
Enrico Bottelli.